Descrizione
La presente traduzione è il risultato di una lunga riflessione, scaturita da due necessità vincolanti tra loro: la revisione critica dei termini usati da Hahnemann e la ricerca di una coerenza epistemologica tra l’Organon e il Trattato delle Malattie Croniche. Il risultato è stato sorprendente, perché ha permesso di accedere a una linearità di pensiero, altrimenti inafferrabile, la cui ricaduta sulla comprensione della realtà clinica è in grado di “risanare” le profonde fratture interne al mondo dell’omeopatia. La diversità delle scuole di pensiero sembra essere giustificata da opzioni epistemologiche distanti tra loro, senza che si avverta la necessità di una sintesi. Ossia, si preferisce elaborare il paradosso e l’antinomia, piuttosto che verificare l’opportunità di una matrice comune, che non sia soltanto il criterio di similitudine o la dose infinitesimale. Manca, probabilmente, un raccordo con i contenuti originari. In definitiva, manca l’attitudine a riconoscere, in Hahnemann, la fonte di un progetto scientifico armonioso e credibile. Soprattutto condivisibile. Una delle ragioni di questa conoscenza frantumata dell’omeopatia sarebbe l’uso improprio dei termini, con il quale aumentano le separazioni e le distanze, tra concezioni diverse. Il linguaggio comune, invece, è in grado di dissolvere la maggior parte di tali questioni. Da qui l’attuale traduzione, che segue l’originale tedesco.